Tragedia al Giro d'Italia: muore il belga Wouter Weylandt

Tragedia al Giro d'Italia: il 25enne corridore belga Wouter Weylandt del team Leopard-Trek è morto in seguito alle lesioni riportate in una caduta a 20 km dalla fine della 3/a tappa da Reggio Emilia a Rapallo, durante la discesa dal Passo del Bocco.

La corsa rosa in lutto per il giovane ciclista morto dopo aver battuto la testa dopo un volo di 20 metri.

Vani, purtroppo, i pur tempestivi soccorsi per tentare di rianimarlo sul posto e i 40 minuti massaggio cardiaco: troppo gravi le ferite, ossia le fratture della base base cranica e frontale abbastanza estesa e il massiccio facciale che era fortemente compromesso. I sanitari del 118, giunti anche con un elicottero, gli hanno praticato iniezioni di adrenalina e atropina per far ripartire il cuore, ma non c'è stato nulla da fare.

Nel frattempo, gli altri ciclisti, ignari dell'accaduto, proseguivano la corsa, vinta poi dallo spagnolo Vicioso in volata su un gruppetto di ciclisti con i quali era andato in fuga. La tappa non è stata annullata, anche perché il decesso è avvenuto dopo la sua conclusione, mentre non si è tenuta la cerimonia di premiazione.

Secondo una prima ricostruzione, Weylandt avrebbe perso l'equilibrio dopo un tornante della discesa, ha provato a frenare, come testimonia la scia nera lasciata sull'asfalto, poi un pedale ha impattato contro un muretto basso e la bici si è impennata, producendo un effetto "elastico" che ha scaraventato il giovane ciclista ad una ventina di metri. Nel cadere al suolo, Weylandt ha picchiato durante la testa.


Lo scorso anno lo sfortunato Wouter Weylandt aveva vinto una tappa al Giro.
Sarebbe diventato papà per la prima volta a settembre prossimo.



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