Juventus - Lazio 1-2. Lazio prima finalista di Coppa Italia

È la Lazio la prima finalista della Coppa Italia: i biancocelesti hanno infatti battuto 2-1 la Juventus nella prima delle due semifinali. Una Lazio concreta demolisce le speranze dei bianconeri, piegati dai gol di Zarate e Kolarov ma anche, alla fine, dalla contestazione dei tifosi dell’Olimpico di Torino. Tutti sul banco degli imputati, in una serata che vede l'addio all'ennesimo traguardo di stagione.

COPPA ITALIA TIM F.C Juventus vs S.S. Lazio
Prima uno striscione contro il razzismo, poi i cori contro il giocatore nerazzurro e l’immediato appello a fermarli da parte dello speaker dello stadio, ma la replica è fatta di fischi. Un ambiente spaccato, una squadra allo sbando che non sa più vincere. Tutt’altra atmosfera per la Lazio, che quattro anni dopo la conquista della sua ultima Coppa Italia, si trova di nuovo a lottare per un trofeo. I biancocelesti ci hanno creduto fin dall’inizio, a differenza della Juventus. Già penalizzati dalle scelte iniziali di formazione. Ranieri, infatti, sceglie un centrocampo diverso rispetto alle indiscrezioni della vigilia: sulle fasce fuori Camoranesi e Nedved, dentro Marchionni e Giovinco. In difesa Legrottaglie febbricitante, spazio al giovane Ariaudo. In attacco Trezeguet al fianco di Iaquinta, con Del Piero in panchina. Nella Lazio, invece, c’è Foggia al posto di Mauri, confermata la coppia d’attacco Zarate-Rocchi, anche per l’infortunio di Pandev. L’avvio a trazione anteriore dei biancocelesti mette in grande difficoltà la Juventus, che di certo non si aspettava l’atteggiamento spregiudicato degli avversari e si fa sorprendere. Dopo le iniziative di Foggia e Zarate, si vede anche l’undici di Ranieri: al 21′ Giovinco su calcio d’angolo mette al centro, va Mellberg di testa in tuffo, nessun problema per Muslera.. Poi è Trezeguet a spaventare la Lazio, il destro su assist di Iaquinta viene però bloccato in due tempi dal portiere uruguaiano. Ha più voglia la Lazio e si vede. C’è da stropicciarsi gli occhi sulla magia di Zarate che al 38′ porta in vantaggio la sua squadra: cross di Kolarov, interno destro a girare, vellutato e dolce sotto l’incrocio dei pali. Un incentivo in più per Lotito che volerà in Qatar per riscattare l’argentino dall’Al Sadd. Di sicuro è il primo passo verso la finale. Il secondo lo mette a segno Kolarov al 7′ della ripresa con un tiro dalla distanza, la traiettoria è deviata da Grygera e Buffon viene ingannato. Ora la Juventus dovrebbe fare l’impresa per ribaltare il risultato. Ranieri ci crede ancora, i cambi del primo minuto confermano la sua intenzione. Entrano Camoranesi e Nedved per Marchionni e Giovinco, e al 15′ è la volta di Del Piero per un polemico Iaquinta. La reazione bianconera non si fa attendere. Al 13′ la Juve testa i grandi riflessi di Muslera, che mette in angolo il colpo di testa di Trezeguet. Poi è Matuzalem a sbrogliare la matassa sui due tiri successivi verso la porta. L’orgoglio della Juventus si accende con la fiammata di Del Piero: assist di Camoranesi, stop di petto e tiro a seguire su cui il portiere biancoceleste non può opporre resistenza. Una conferma che forse le scelte di Ranieri non sono state azzeccate. Anche perchè l’altra occasione più pericolosa della Juventus porta la firma di Nedved, con un palo colpito. Ma ormai è troppo tardi, la squadra bianconera è in piena contestazione. I tifosi lasciano lo stadio in anticipo, quelli che restano fischiano gli uomini in campo, l’allenatore in panchina e i dirigenti seduti in tribuna. Tutti, insommma. Nessuno escluso. E i nervi si infiammano ancora di più quando a pochi minuti dalla fine Camoranesi si fa espellere per un brutto gesto nei confronti dell’arbitro. La Juve è allo sbando, la Lazio festeggia la finale raggiunta sotto lo spicchio di stadio riservato ai tifosi biancocelesti. Inter o Sampdoria: ora l’ appuntamento è a Roma il 13 maggio.






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