Barcellona: e quattro. Terminator Button

E' un segno dei tempi, di questa F1 rivoluzionata e capovolta, dove i grandi team come Ferrari e Mc Laren Mercedes, solo pochi mesi fa ancora padroni del mondiale, diventano nobili comprimari, e tutte le attenzioni si riversano sulle piccole squadre.  Con la BrawnGp diventata, da Cenerentola che era, un "Terminator".

Si, perchè sarà solo un operazione pubblicitaria, ma l'accordo siglato da Ross Brawn con la Sony Picture per promuovere il lancio dell'ultimo Terminator "Salvation", con le locandine del film stampate sulle ali, sa di cosa azzeccata anche sul circuito di Barcellona dove, alla fine, la sorpresa che tutti si aspettano non arriva.

Anche la sfortuna mette i bastoni tra le ruote della Ferrari che, sul circuito di Montmelò, deve ringraziare il sesto posto di Felipe Massa se riesce a portare a casa qualche punto. La questione, però, è un'altra, le Brawn GP sono strepitose, danno la polvere alle altre monoposto e Jenson Button è inarrestabile, inarrivabile. La doppietta centrata in Spagna dalla scuderia nata sulle ceneri della Honda sembra mettere una seria ipoteca sul Mondiale. Il pilota inglese detta legge, conquistando il primo posto, ma il suo compagno di squadra, Rubens Barrichello non è da meno e conquista il secondo gradino del podio. Terza posizione per l'altra rivelazione della stagione, la Red Bull, guidata, però, da Mark Webber.

Button raggiunge il suo quarto successo della stagione, dopo quello in Australia, in Malesia e in Bahrain e si riconferma leader incontrastato. Vederlo doppiare a due giri dal termine l'attuale campione del mondo Lewis Hamilton è la conferma di un dominio che sarà difficile insidiare. E la Ferrari? La rossa di Maranello può rallegrarsi per tre punti preziosi grazie al sesto posto di Massa, un sesto posto che, però, alla fine, lascia con l'amaro in bocca. In lotta per il podio per gran parte della corsa, sil brasiliano, infatti, si vede prima soffiare il terzo posto da Webber e a tre giri dalla fine, per risparmiare benzina, dal momento che ne era entrata meno del previsto al secondo pit stop per un reflusso dell'impianto di rifornimento, si fa passare da Sebastian Vettel in modo da essere sicuro di chiudere la corsa. Questo, però, non basta, perchè proprio all'ultimo giro deve lasciare la quinta posizione all'idolo di casa Fernando Alonso. Chiude sesto, ed è un peccato, perchè il brasiliano aveva resistito per tutta la corsa, partendo con la giusta aggressività, riuscendo a infilarsi bene sulla destra di Vettel, superandolo e guadagnando una posizione.

I brividi, però, la gara, almeno all'inizio, li riserva un terribile incidente avvenuto alla prima curva dopo il velocissimo rettilineo della partenza: la Williams di Rosberg tocca la Toyota di Trulli che si gira di traverso proprio in mezzo alla pista. Per evitare la monoposto dell'abruzzese, la Toro Rosso di Buemi inchioda e il suo compagno di squadra Bourdais gli va addosso. Rimane coinvolta nello scontro da cui, per fortuna, tutti i piloti escono illesi, anche la Force India di Sutil. Entra in pista la safety car e rimane per quattro giri.

A questo punto inizia la gara, con le due Brawn che ruggiscono e danno la polvere a Massa. Il brasiliano sente la pressione di Vettel che spinge sull'acceleratore e deve vedersela con la Renault di Alonso. Intanto, finisce la gara di Kovalainen e della sua McLaren che, dopo l'uscita della safety car, appare in affanno, lenta e al nono giro torna ai box. Ma il finlandese non è l'unico a finire la competizione prima del previsto. Uguale destino tocca al suo connazionale, lo sfortunato Raikkonen che, partito dall'ottava fila, era riuscito a recuperare terreno portandosi in decima posizione e tentando l'assalto alla nona, in un combattutissimo testa a testa con la Bmw di Heidfeld. Proprio sul più bello, però, la F60 del finlandese rallenta costringendolo al ritiro. Tutte le speranze della scuderia di Maranello sono riposte in Massa che illude tutti, portandosi al secondo posto al 40esimo giro. A quel punto, il brasiliano perde un pezzo della parte anteriore della macchina, ma senza conseguenze. E' al secondo pit stop, dopo quattro giri, che si decide il destino della rossa. Massa monta le gomme dure che girano però più lente. Le Brawn comandano, primo Button, secondo Barrichello, con la Ferrari che sogna il podio ma non può nulla con Webber che, richiamato ai box al 50esimo giro, recupera terreno e soffia al brasiliano il terzo posto. Il resto è noto.

Sono tre i punti che il Cavallino porta a casa. Pochi per contrastare Button che sembra, ormai, irraggiungibile, ma sufficienti per sperare in qualcosa di buono. L'appuntamento è a Montecarlo tra due settimane.

Sperando che la piccola o quasi piccola BrawnGp non finisca per essere il Terminator di questa stagione amara per i colori Ferrari.



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