Calcio scommesse: giusto punire chi sbaglia ma...

Molti calciatori, essendo diventati dei simboli, dovrebbero dare il buon esempio.

Molti invece fanno esattamente il contrario ed è giusto che quando ciò viene accertato vengano puniti. Gli sportivi, è ovvio, non sono intoccabili.
Anche se, a proposito degli arresti di Stefano Mauri e Milanetto, il pm di Cremona, Roberto Di Martino, aveva precisato che "prima di muoversi aveva attesa che si concludesse il campionato".

Bizzarro. Aveva aspettato cioè il fischio conclusivo prima di far tintinnare le manette ai polsi dei giocatori. Evidentemente il magistrato era sicuro che nessuno sarebbe fuggito, avrebbe inquinato prove e reiterato il reato.
Cioè non esistevano ragioni per mettere in galera persone innocenti fino a prova contraria.

Ragioni che, inspiegabilmente, si sono materializzate a campionato concluso.
Solita commedia all'italiana?

Gli sportivi, come tutti gli altri cittadini, non possono essere vittime di giustizie sommarie per compiacere settori dell'opinione pubblica.
Infatti dovrebbe sempre valere il principio che essere indagati non vuol dire, automaticamente, condannati.

La cultura del sospetto non è l'anticamera della giustizia. Sportiva.

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