Gli ingaggi dei calciatori e le sparate Presidenziali

Il Presidente De Laurentis mentre cerca di fermare le richieste dei suoi calciatori.

Al Bar Sport si parla di calcio ma si nota che l'aria, in ambito calcistico , consumato il clima da "stringiamoci a coorte" (o più volgarmente del "volemose bene") degli Europei, è tornata irrespirabile.

Colpa del calcio scommesse, certo, ma anche di certi dirigenti, tipo il presidente del Napoli De Laurentis.

La "sparata" del numero uno del Napoli sui giornalisti sportivi ("siete dei cafoni" e minacciando anche di "mettere le mani addosso") non depone certo a favore di gente che dovrebbe, prima di ricoprire certe cariche, farsi un'intramuscolo di bon ton, dose da cavallo.

Da che mondo è mondo i giornalisti pongono domande. Anche ai padroni del vapore.

Chiedere degli ingaggi dei giocatori non è certamente un delitto di lesa maestà, in un mondo nel quale circolano tanti soldi e nel quale si è sempre parlato di soldi.

Altra cosa è dire che quanto guadagna un calciatore non mi importa un fico secco. Se lo ricoprono di soldi significa che se li merita; se , al contrario, il suo rendimento non è all'altezza delle aspettative è fesso chi glieli dà.

Profondamente casi suoi.

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