"PUPONE" TOTTI NON E' UN MONUMENTO



Le polemiche calcistiche italiote, quelle tra Juventus e Roma, ormai ultradecennali come un piano economico della leggendaria Unione Sovietica.

Francesco Totti, in un attacco di amore per la sportività (del tipo di sputare in faccia a un'avversario, che senza dubbio, da regolamento del Bullo, art. 3, lo è nda), ritiene che i bianconeri debbano giocarsi un campionato tutto loro.

Per inciso: e risaputo che l'anno scorso la Roma ha perso per un'incollatura. Una ventina di punti o giù di lì.

E nessuno ha osato fiatare, fuori ed entro il GRA.

Quando la signora Agnelli ha restituito la pariglia entrando a gamba (lunga e piacente) tesa, invitandolo a crearsi lui un torneo tutto suo, è venuto giù nel mondo nel ridicolo mondo degli addetti ai lavori.

Perchè a un monumento del calcio italiano non si può rispondere così. (?!?!?!)

Dobbiamo dedurre che oltre a qualche giornalista del Gazzettino delle Procure, un ex-comunista al Quirinale e al Presidente della Camera più equo e solidale (cosa ho detto?) della Storia anche l'attaccante romanista non può essere criticato.

Bandiere. Per me i monumenti si chiamano Paolo Maldini, Franco Baresi, Gaetano Scirea, Alex Del Piero, Beppe Bergomi, per nominarne qualcuno, che in campo si sono sempre comportati da signori senza mai sfottere l'avversario, mentre il Pupone, pur riconoscendogli le doti calcistiche, è un Balotelli al quale è andata meglio, forse grazie a quella Santa Donna della Ilary.

P.s. : Non sono juventino.


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