I FILOSOFI DEL CALCIO: VUJADIN BOSKOV

"SE VINCIAMO SIAMO VINCITORI
 SE PERDIAMO SIAMO PERDITORI"

Condottiero di uno sport veramente bizzarro, dove ci si danna per conquistare la palla e subito dopo la si scarica sui piedi di un altro, Vujadin Boskov è stato il più logico dei maestri, il saggio più irridente, la guardia più arcigna contro chi vorrebbe complicare la semplicità del calcio, l'unico che abbia speso le proprie energie per favorire la sua comprensione.

Alcuni aforismi sono ancora citati quando si vuole ammonire qualcuno capace solo di sfoggiare chiacchiere e distintivi: «Rigore è quando arbitro fischia», «Partita finisce quando arbitro fischia», «Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti», «Quando fai 2-0, vinci», «Chi non tira in porta non segna».

È uno degli uomini della terra che riceve più citazioni, facili da ricordare, immediate da capire, tutti sanno di Gullit: «Gullit è come cervo che esce da foresta». Non tutti ne conoscono il seguito: «Gullit è come cervo ritornato in foresta», quando l'olandese rientrò al Milan dopo la parentesi doriana.

Ma il neologismo dei perditori è inavvicinabile e condensa tutta la sua immaginifica filosofia.

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